Gianfranco De Meo

Van Gogh, dipingere con gli occhi socchiusi

"...Ultimamente mentre dipingevo, ho sentito una certa potenza coloristica che si andava risvegliando in me, più forte e diversa da quella sentita finora.  Può darsi che il mio nervosismo di questi giorni sia dovuto a una sorta di rivoluzione nel mio metodo di lavoro, di cui sono andato alla ricerca e a cui già stavo pensando da molto tempo.
Ho cercato spesso di lavorare in una maniera meno arida ma il risultato era sempre lo stesso. Ma ora che una specie di debolezza mi impedisce di lavorare nel solito modo, sembra che potrebbe aiutarmi anziché ostacolarmi; ora che mi lascio andare un po' e guardo un po' più attraverso le ciglia anziché fissare intensamente le giunture e analizzare la struttura delle cose, sono direttamente portato a vedere le cose più come macchie di colore in contrasto reciproco che altro.
Mi chiedo a che cosa ciò mi condurrà e come si svilupperà..."
Vincent van Gogh
(Lettera al fratello Theo, 1883)